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Da una chiesa primigenia dedicata a San Zeno (o Zenone) vescovo di Verona, il cui culto potrebbe essere stato importato dall’antica emigrazione delle maestranze salorinesi, si ha notizia già nel 1330. Dal 1582 si hanno notizie di quella attuale, senza il portico e il sagrato costruiti negli anni tra il 1650 e il 1780.

Nel 1601, dopo aver costruito la canonica, il vescovo di Como concedeva ai salorinesi la possibilità di elevare a Parrocchia la loro chiesa, con un proprio parroco, fino a quel momento si dipendeva dalla chiesa madre di Balerna.

Nel 1876, durante il Triduo la Chiesa venne parzialmente devastata da un furioso incendio, specialmente il coro con l’Altare maggiore.

L’edificio del XVI secolo, ingrandito a tappe si presenta ora, con:

  • Facciata con timpano, sottolineato da una doppia cornice piatta modinata, a una navata, con presbiterio e coro.
  • Due cappelle, a destra quella del Crocefisso e a sinistra quella della Madonna del Rosario, campanile semplice con addossata la casa parrocchiale e la sagrestia a sinistra del coro.

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