Chiesa / Oratorio di San Giuseppe a Somazzo

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Negli archivi della Chiesa Parrocchiale non ho trovato documenti con riferimento all’Oratorio di San Giuseppe a Somazzo, quindi vien da pensare che detto Oratorio sia sempre stato Amministrato sin dalla sua costruzione, iniziata verso la metà del XVI secolo, dai “TERRIERI” della contrada di Somazzo.

Altri riferimenti all’Oratorio si trovano in altre carte, fra le quali un lascito datato 1674, nel quale si dice: “Lascito alla piccola chiesa cominciata anni fa a Somazzo”, e un altro atto di compra vendita: “A.D. 1686, venduta casa confinante con quel sito principiato (iniziato) a costruire la chiesetta”.

EDIFICIO – Struttura

Edificio del XVII/XVIII secolo, orientato, con facciata a capanna, e lesene angolari più tardive, navata con presbiterio quadrangolare sopralzato di un gradino, con sacrestia a sinistra, e campaniletto quadrato semplice, allineato alla facciata, con cupolino in lamiera dipinta e orologio. (targa ricordo anno 1894)

Facciata – Portale sagomato in sarizzo, sovrastato da una finestra strombata in riquadratura di stucco, chiusa al sommo da una cartella nella quale è la scritta:

VIRGINI DESPONSATAE JOSEPH - A.D. MDCLXII

(Opera del Magistro Stuccatore di Somazzo Carlo Francesco Moresco)

Interno - La pianta mostra una ricerca d’eleganza nei quattro angoli lievemente curvilinei e modellati della navata. Sull’arco trionfale concavo della navata, cartiglio di stucco settecentesco (con scritta pietistica) e testina alata di putto. Presbiterio cinto da balaustrata marmorea del tardo barocco. Sulla volta a botte, medaglia mistilinea centrale in cornice di stucco, con affrescato il “Simbolo dell’Eterno Padre” fra cirri e testine di cherubini. (RIDIPINTO).

Altare ligneo, ottocentesco, dipinto a finto marmo, con predella, mensa e un gradino soprastante. Alla mensa in muratura, è applicato un paliotto settecentesco in scagliola policroma, nel cui campo centrale è raffigurato un Santo inginocchiato e orante. (Il paliotto potrebbe provenire dalla Chiesa Parrocchiale di Salorino, ove diversi paliotto sono menzionati nel 1700.. ma scomparsi..)

Sopra l’Altare, “Sposalizio della Vergine”, olio su tela, cm 145 x 215, del seicento.

Negli angoli del presbiterio, due edicole (reliquiari) settecentesche di stucco, con base marmorea e portine lignee.

Nella parete di fondo sopra il cornicione, nel vano chiuso di una finestra, gruppo ligneo dipinto composto di un “Crocifisso” settecentesco con ai piedi la “Madre e la “Maddalena”, il tutto racchiuso in una cornice di stucco con timpano sagomato e cherubini, alla base testa di cherubino con ali spiegate reggente un canestro di frutta, stucchi tutti settecenteschi che portano a riconoscervi l’artista locale Carlo Moreschi.

A destra, sempre nel presbiterio, grande cassapanca lignea con schienale vivacemente sagomato, dipinta a fiorami con al centro San Zenone, di chiara provenienza della chiesa parrocchiale, che nel 1748 ordinava al decoratore Pietro Brenni di Salorino la decorazione di 2 “ cassabanchi nuovi” uno finito a Somazzo e l’altro introvabile attualmente…..

**1965 – AFFRESCO del 1711 **

Sulla parete di sinistra della navata è stato collocato l’affresco strappato dal pittore Adriano Bocchi, per incarico dello Stato del C.Ticino, dalla casa Celesta Pestoni, rappresentante “La Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina, Cm, 162 x 158. ( forse del pittore Mola di Coldrerio?)

Venne pagato fr. 500, fr 350 a carico del Comune e 150 a carico della Parrocchia.

1894 – CAMPANILE e OROLOGIO

Fino al 1894 l’Oratorio era senza campanile, gli uomini della Contrada di Somazzo più volte discussero per la costruzione del campanile, ma la spinta venne da un “parrocchiano di Somazzo” emigrato in Sud America, che offriva l’Orologio se avessero costruito il campanile…

La decisione venne presa nell’Assemblea della Contrada del 1893, ove vennero pure dati i primi incarichi di lavoro e sondaggi, e venne pure emesso il bando di concorso per le imprese. Infatti dal libro delle spese dell’Anno 1894 rileviamo i seguenti dati:

  • 8 gennaio – pagato a Moreschi A, Spinedi P, Spinedi R, Spinedi E x saggio ricerca cave sabbia e pietre – giornate 13 a fr 1,50 = 19,50
  • 5 febbraio – pagato a Pestoni Sabadino e Spinedi Ercole x mc. 96 di pietra a fr 2,60 mc. 249,60
  • 3 marzo - pagato a Spinedi E, Spinedi R e compagni x mc. 51 di sabbia a fr. 1,20 61.20
  • 21 marzo – pagato a Sala Enrico carrettiere x trasporto sabbia da Regoda mc 30 a fr2 e da Salorino mc 21 a fr 1,60 108.-

1894 – 8 marzo delibera lavori di capo mastro per campanile: “Somazzo, 8 marzo si è radunata oggi la Commissione e Amministrazione dell’Oratorio San Giuseppe di Somazzo, per risolvere e aprire le commissioni nel quale concorsero i Capo mastri, Domenico Agustoni e Angelo Durini. Da questa Commisione viene quindi accettata l’offerta Agustoni e soci, essendo la più conveniente, per i prezzi più moderati e si delibera il lavoro al Signor Capo mastro Agustoni e Compagni…”

Con i seguenti prezzi: muratura al mc. fr 4,10 intonaco interno/esterno mq. fr 0,40 ribocco taloccia fine mq.fr 0,30 tinta, ovvero bianco, mq. fr 0,10 bugnatti al mq. fr. 0,75 cornice m. corrente fr 1,70 cordoni m. corrente fr 0,30 volta mq fr 0,70 volta a tazza in mattoni fr 1.– pavimento cemento mq fr.0,50 demolizione e ricostruzione muri al mc. fr 3.— rottura muri per posa e messa in opera chiavi, per ognuna fr 0,50

Per l’Amministrazione, Spinedi Valente, Spinedi Pietro. Per la Commissione, Cremonini Pietro, Spinedi Paolo, Spinedi Ercole

1894 – CAMPANE E CAMPANARO

Il contratto delle CAMPANE venne pattuito in 3 campane in tono di “FA” a fr 825.- con il campanaro Bianchi Agostino di Varese.

Al momento della pesatura le campane risultarono di un peso di Kg 9.500 superiore al previsto il costo venne adeguato di proposito a fr. fr. 854,40

Ed essendo riscontrato un piccolo difetto alla campana grossa il Sig Bianchi, si ritiene garante di farne la riparazione – 6 giugno 1894 – per questo si ritiene quale garanzia la somma di fr. 200. che verrà versata a riparazione avvenuta.

Al fabbro Valsangiacomo per suo lavoro quale aiuto all’istallazione delle campane, pagato fr . 194,45

Il costo totale della costruzione del campanile, comprese le campane risulta essere di fr.- fr . 3245,81

1894 – OROLOGIO……..donato da un concittadino emigrato

Noi Amministratori dell’Oratorio di Somazzo, confermiamo ricevuta dal Sig. Spinedi Luigi, nostro concittadino ed ora residente in Argentina (Buenos Ayres) un libretto di banca, con il denaro per il pagamento dell’Orologio, contenente la somma di fr. 900.–, più fr 38.- per pagare 30 mq. di terreno del sig Marazzi Luigi, e questo per poter allargare il piazzale davanti alla Chiesetta di San Giuseppe (sagrato).

1894 – 23 giugno – viene consegnato l’Orologio, fornito dall’orologiaio Signor Emilio Somazzi di Lugano, al prezzo di fr 920.—di cui fr 500,- pagati alla consegna….

Costo totale dell’orologio fr 920 + alre spese = fr 1066,56

Visto che il costo dell’orologio era superiore alla cifra elargita dal Benefattore Sig. Spinedi Luigi, detto benefattore si premurò di farci avere sempre da Buenos Ayres, a nome di tutti gli emigranti Somazzesi residenti una cambiale di fr. 200.—a saldo orologio, con tanti auguri………..

Orologio funzionamento

Per il buon andamento e manutenzione dell’orologio, viene fatto un fondo cassa, in cui viene stabilita a fr. 0,30 una tassa annuale da applicarsi alle famiglie di Somazzo. Tassa riscontrata ancora nel 1906, anno in cui l’Assemblea della Contrada decide di fare “la necessaria operazione all’orologio affinché funzioni in regola”……

Detto incarico viene affidato al Sig. Marazzi Massimo orologiaio, il quale si impegna a riconsegnare alla Contrada, l’orologio preciso e garantito x 3 anni, la spesa è prevista in fr, 140.—

(probabilmente la riparazione non venne fatta, in quanto nel 1908 ritroviamo)

1908 Assemblea – tutti i cittadini sono contenti, in quanto soffrono vedendo il loro orologio fermo da tempo, dell’accordo fatto di far eseguire questo lavoro di riparazione al loro orologio, il lavoro viene affidato su proposta del Segretario dell’Assemblea Sig Marazzi Stefano all’orologio di Mendrisio Bernasconi Giuseppe. (lavoro eseguito, non ho trovato costi o pezze giustificative.)

1933 – CAMPANE

(dalla cronaca dell’epoca)

Le tre (3) campane issate sul campanile dell’Oratorio di San Giuseppe sulla fine del 1894, dalla ditta Bianchi di Varese, vennero rifuse dalla stessa ditta nel gennaio 1933, perché due (2) campane erano “fesse” stonate. Le vecchie campane erano in tono di “FA”, e la campana maggiore pesava 92 Kg.

Le nuove, sono di un mezzo tono più grosse, e sono in “MI” la maggiore pesa ora Kg. 104. Per la spesa incorsero, con ammirevole dedizione tutti gli abitanti di Somazzo.

La solenne Benedizione fu data sul sagrato dell’Oratorio dal Rev. Monsignor Noseda parroco di Morbio Sotto e Vicario Generale, assistito dal curato Don Giuseppe Spinelli, e dal Canonico di Balerna Don Francesco Brusa, e dal sacerdote/chierico Alessandro Fontana di Salorino…..

Fungevano da Padrini, i Signori, Leoni Francesco da Mendrisio, Gianolli Giacomo e Marazzi Stefano da Somazzo.

Madrine erano: le Signore, Pestoni Emilia da Salorino, Sulmoni Fulvia da Vacallo e la Sig.ra Stucchi Ada da Mendrisio.

Nel Paese di Somazzo si fece grande festa, l’Oratorio in grande apparato, le strade e le case rallegrate con piante di pungitopo, fiori e pennoni, sandaline sul campanile e alle finestre delle case….

Grande concorso di popolo. Fabbriciere dell’Oratorio il Sig. Pestoni Ercole di Sabadino Il curato: Don Giuseppe Spinelli….

- Archivista Luigi Del Bosco 2002

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