Oratorio di Cragno
Il primo accenno all’Oratorio lo troviamo nella concessione data dal vescovo di Como ai terrieri di Cragno, di poter erigere un Oratorio. Siamo nel 1754 e già da tempo la piccola frazione era abitata; così ad esempio leggiamo in un atto del 1651, che “a Cranium vi sono tre famiglie, non v’è Oratorio e dista più di tre miglia dalla parrocchiale di Salorino”.
La costruzione avvenne negli anni successivi la concessione, se nel 1769 il delegato vescovile potè visitare l’Oratorio della Beata Vergine del Buon Consiglio e di San Gaietano da Thiene, e annotare, “dieci (10) famiglie vivono a Cragno, l’Oratorio non ha reddito alcuno ma vive delle offerte dei devoti; la festa della B.V. del Buon Consiglio si celebra per devozione”.
Lo stesso dicasi per la visita pastorale del 1784, ove il visitatore annota: “L’Icona sopra l’altare porta dipinta la B.V del Buon Consiglio e San Gaietano; l’Oratorio è filiale della parrocchiale e la sua manutenzione spetta agli abitanti del luogo. Si celebra la S. Messa solenne nella festa della sua Titolare”.
Il primitivo Oratorio, sia perchè piccolo sia per l’umidità, venne in parte demolito e ingrandito, intorno all’anno 1865, su disegno di Andreazzi Luigi, l’altare fu dell’architetto Antonio Croci, Luigi Galli rinfrescò la tela della B. Vergine, e l’impresario Brenni Luigi deliberatario della costruzione, le figure dell’ornato e delle pareti sono del pittore Francesco Verda da Bissone. La balaustra fu comperata dall’ingegnere Isidoro Spinelli e proviene dalla ristrutturazione della chiesa di SS. Cosma e Damiano di Mendrisio, anno 1872.
- Luigi Del Bosco, 1999
Approfondimenti
- L'oratorio di Cragno e la sua festa.. di San Marco (16.06.2019)