Un bouquet di feste alla Mamma di Gesù e nostra
Mi piace pensare che quando si ama qualcuno, si ha il desiderio di fargli festa, trovando un pretesto per incontrarlo e ripetergli parole care. È così che il popolo cattolico ha fatto nei confronti della sua Mamma Celeste. Riflettendo sulla sua persona e la sua vita, così ricca e feconda in Dio, sono state istituite festività speciali, per celebrare il suo amore, ringraziarla per la sua presenza materna e ricorrere nuovamente a lei, stringendosi come figli nel suo abbraccio. La fine dell’estate e il principio dell’autunno sono costellati da questi avvenimenti.
Durante questa calda estate abbiamo cercato refrigerio nel nostro oratorio di Cragno dedicato alla Madonna del Buon Consiglio, dove si festeggia anche l’Assunzione di Maria. In un clima di grande cordialità, si è celebrata l’Eucarestia. Come tradizione sono seguiti l’incanto e il rinfresco, rallegrati dalle note della bandella.
Abbiamo iniziato il nuovo anno scolastico festeggiando la Madonna del Sasso, la prima domenica di settembre presso l’oratorio di San Giuseppe, dove ne è conservata la bella statua. Maria sostiene in braccio il piccolo Gesù, che teneramente le accarezza la guancia. La Madre riceve questo gesto affettuoso con gli occhi socchiusi. Ci insegna a trovare il tempo tra il rumore e le corse della giornata, per raccoglierci, per guardare la nostra interiorità, meditare su quanto ci capita e ascoltare la voce interiore, in dialogo con lo Spirito presente in noi dal battesimo. Ad occhi chiusi gustare la dolcezza dell’amore che riceviamo e allo stesso tempo affidare fatiche, delusioni e pesantezze, per attingere in quella pace, nuova energia per proseguire nel cammino.
–
Seguono ora alcuni cenni storici (da fonti varie) sulle feste mariane istituite dalla Chiesa nel corso dei secoli.
Natività della Beata Vergine Maria (8 settembre)
Secondo la tradizione tramandata dal Protovangelo di Giacomo, uno dei vangeli apocrifi, Maria è nata da Gioacchino ed Anna. Per la Chiesa ortodossa la nascita di Maria riveste un’importanza particolare ed è computata come una delle 12 feste maggiori. La festa nata in Oriente, è stata introdotta nella chiesa d’Occidente da papa Sergio I. In particolare la devozione verso la natività di Maria si sviluppò nella diocesi ambrosiana, dove risulta attestata fin dal X secolo. Splendida espressione di questa devozione è lo stesso Duomo di Milano, dedicato a Maria Nascente. Alla festa liturgica si affianca un’antica devozione popolare a Maria Bambina, diffusa specialmente in area lombarda, dove fino agli anni sessanta molti genitori imponevano alle loro figlie il singolare nome di Bambina.
Il nome di Maria (12 settembre)
La devozione al nome di Maria risale alla metà del XII secolo. La festa venne istituita nel 1513 da papa Giulio II, che la concesse alla sola diocesi spagnola di Cuenca. Inizialmente celebrata il 12 settembre, venne spostata da papa Sisto V al 17 dello stesso mese (1587). Questa festività venne poi estesa da papa Gregorio XV all’arcidiocesi di Toledo (1622) e da papa Clemente X all’intera Spagna (1671). La sua promozione a festività di tutta la Chiesa è dovuta a papa Innocenzo XI Odescalchi. In anni più recenti papa Pio X la riportò alla data tradizionale del 12 settembre.
Beata Vergine Maria Addolorata (15 settembre)
Quanta sofferenza nel cuore di una madre quando vede patire il proprio figlio e partecipa alla sua sofferenza. Per Maria lo strazio era per quel Figlio innocente, umiliato, torturato e ucciso crudelmente. Ma era anche per tutti gli altri suoi figli, allora come oggi, che rifiutano Gesù, maltrattano i propri simili, feriscono e devastano. Basta ascoltare le notizie per avvertire dolore e disperazione. Per questo ci rivolgiamo a Lei, che ha tanto patito, per trovare coraggio e consolazione, speranza per il futuro.
La devozione che precede questa celebrazione liturgica, ha fissato simbolicamente a sette i dolori della Corredentrice, corrispondenti ad altrettanti episodi narrati dal Vangelo. Sono la profezia del vecchio Simeone; la fuga in Egitto; lo smarrimento di Gesù a dodici anni durante un pellegrinaggio al tempio di Gerusalemme; il viaggio di Gesù al Golgota; la crocifissione; la deposizione dalla Croce; la sepoltura. Nel secolo XV si ebbero le prime celebrazioni liturgiche sulla “compassione” di Maria ai piedi della croce e nel 1667 l’Ordine dei Serviti ottenne l’approvazione liturgica della festa dei sette dolori della Vergine, che durante il pontificato di Pio VII venne accolta nel calendario romano e ricordata nella terza domenica di settembre. La data del 15 settembre venne in seguito fissata da Pio X, e nel nuovo calendario liturgico ricevette il nome di “Vergine Maria Addolorata”. Il senso di compassione del popolo cristiano verso il dolore della Madre viene espresso nell’immagine della “pietà”, con la Vergine Addolorata che regge sulle ginocchia il figlio morto appena deposto dalla croce. È un bouquet di rose offerto a Maria, meditando i misteri della vita accanto al Figlio di Dio, nella sua opera di Redenzione: il rosario, una preghiera semplice, da recitare ovunque nell’arco della giornata, eppure ritenuta assai potente da numerosi santi, che hanno fatto del rosario la propria arma contro il male.
Il Rosario
Il rosario è nato dall’amore dei cristiani per Maria in epoca medioevale, forse al tempo delle crociate in Terrasanta. La corona, utilizzata per questa preghiera, è di origine molto antica. Gli anacoreti orientali usavano pietruzze per contare il numero delle preghiere vocali. Nei conventi medioevali i fratelli laici, dispensati dalla recita del salterio per la scarsa familiarità col latino, integravano le loro pratiche di pietà con la recita dei “Paternostri”, per il cui conteggio S. Beda il Venerabile aveva suggerito l’adozione di una collana di grani infilati in uno spago. Una leggenda narra poi che la Madonna stessa, apparendo a San Domenico, gli indicò nella recita del rosario un’arma efficace contro l’eresia albigese. Promotori di questa devozione furono infatti i Domenicani, ai quali va anche la paternità delle confraternite del Rosario. Fu San Pio V, papa domenicano, il primo a incoraggiare e a raccomandare ufficialmente questa preghiera, che divenne molto popolare, fino ad essere definita il “breviario del popolo”, da recitarsi alla sera, in famiglia. La celebrazione di questa festività, istituita da Pio V, venne estesa alla chiesa universale nel 1716 e fissata al 7 ottobre da S. Pio X nel 1913.
Preghiera a Maria
Nelle mie difficoltà: aiutami.
Dai nemici dell’anima: salvami.
Nei miei errori: illuminami.
Nei miei dubbi e dolori: consolami.
Nelle mie malattie: rafforzami.
Quando mi disprezzano: incoraggiami.
Nelle tentazioni: difendimi.
Nelle ore difficili: consolami.
Con il cuore tuo materno: amami.
Con la tua immensa potenza: proteggimi.
Tra le tue braccia, quando morirò: accoglimi.
Vergine Maria, prega per noi.
Amen