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Enrico Sala, classe 1943, dopo alcune esperienze professionali, decide di studiare all’Accademia di Brera a Milano e diventare pittore. La motivazione che ha contribuito a definire il suo futuro è dovuta a un quadro dipinto nel 1971, esposto a Lugano a Villa Ciani in un concorso di pittori. Da quel momento inizia il suo cammino artistico.

All’accademia di Brera a Milano rivela da subito le sue doti naturali, apprendendo gli studi in modo rapido e passando dalla pittura alla scultura. Arriva il giorno dell’esame finale con la Commissione venuta da Roma. Dopo averlo ascoltato e visto le sue opere, si congratulano dicendo: “Merita 30 e lode”. Entusiasmato decide di recarsi a Parigi, per perfezionare la tecnica della scultura.

La vita lavorativa lo riporta in Ticino. Dopo essere stato docente alla scuola di Valcolla e al ginnasio di Lugano, decide di lasciare l’insegnamento perché non gli dava più soddisfazioni.

Ha quindi riattato due vecchie stalle a Salorino e ha costruito la sua galleria. Lavorando tantissimo, nell’intima ricerca artistica, ha creato in una quindicina d’anni oltre 450 sculture.

Ha fatto diverse opere per la nostra comunità: per la Chiesa di Salorino una Madonna in marmo di Arzo, per l’Oratorio di Somazzo una Madonna con la pietra di Salorino e una croce azzurro cielo in marmo argentino di Cordoba per l’Oratorio di Cragno.

Si inaugurano mostre d’arte di Enrico, lo scultore di Salorino, in Svizzera e in Italia, famoso per trasformare blocchi di pietra grezza di vari colori e provenienze, in morbide e levigate sculture, raffiguranti donne, il contesto familiare con un risalto della figura materna, simbolo di vita, messaggio di speranza e di proiezione verso il futuro. Numerose sono le sue opere che ha donato in Canton Ticino.

Enrico ha fatto anche cose fuori dal comune per il bene dei più bisognosi. Per oltre 20 anni ha operato in Cambogia, aiutato da molti sostenitori ticinesi e da alcune organizzazioni. In questi anni Enrico ha contribuito alla costruzione di 33 scuole, 11 librerie, 13 centri di salute, un ospedale, 3 ospedali maternità e oltre 1000 pozzi di acqua potabile. Inoltre ha distribuito oltre 100 tonnellate di riso, seimila uniformi scolastiche e 400 chili di vestiti. A tutto questo occorre aggiungere la fornitura di medicinali necessari e l’impegno per gli stipendi ai medici.

Per tutto l’impegno e la dedizione ha ricevuto nell’anno 2007 il premio Lavezzari e un riconoscimento dalla Rotary Club di Hong Kong nell’anno 2013.

Enrico ricorda ancora oggi con rammarico un triste avvenimento: “Ho praticato la scultura finché un medico chirurgo durante un’operazione mi ha tagliato dei nervi alla schiena in modo sbagliato”. Da quell’operazione seguirono anni di crisi, fino a quando la sorella Flora, sempre presente, gli disse di scolpire una croce con dei pezzi di marmo azzurro argentino di Cordoba e, di portarla a Papa Francesco. Ricorda quell’incontro con il papa, inizio giugno 2018, con grande emozione e gioia : “Quando ha preso la mia mano tra le sue mani…..E’ stata una cosa che non dimenticherò mai”. Da quell’incontro è uscito rinfrancato nel cuore, nello spirito e fiducioso per il futuro.

Attualmente è impegnato nell’atelier da lui costruito, sempre disponibile, desideroso di raccontare la sua vita e di mostrare le opere d’arte a coloro che sono interessati.

Caro Enrico, per tutto quello che hai fatto ti diciamo: COMPLIMENTI e GRAZIE!


In occasione della Pasqua, lo scultore Enrico Sala ha voluto donare alla parrocchia di Salorino una scultura bronzea raffigurante il Cristo crocifisso.

La scultura è stata benedetta da don Angelo la domenica delle Palme, alla presenza di molti parrocchiani e dell’artista stesso.

Un grazie di cuore a Enrico!

Livio Clerici