Ascensione e Pentecoste
Domenica 13 maggio 2021 - Festività dell’Ascensione
Destini soprannaturali ci richiama la solennità d’oggi: Gesù è il primo di noi che sale al cielo, a prepararci il posto. C’è la sua preghiera: “Padre, io voglio che dove sono io siano anch’essi con me nella gloria, perché hanno creduto in me e mi hanno amato”. E c’è la sua promessa. “Vado: ma tornerò a prendervi, e allora, ogni vostra tristezza si cambierà in gioia; una gioia che nessuno potrà più rubarvi”. Ogni nostra attività terrena – anche le più ardite esplorazioni della intelligenza nei segreti dell’universo – non deve distrarci da Dio e dal destino soprannaturale per il quale Dio ci ha creati. Se no, si risolverebbe non in conquista di civiltà, ma in pericoloso strumento di violenza (l’uomo che non accetta la sovranità di Dio sino all’eternità diventa inesorabilmente cattivo) e ci avvierebbe a un irreparabile fallimento: “Che serve all’uomo diventare padrone del mondo, se poi perde l’anima”?. “Signore, fa’ che nella varietà delle vicende umane, i nostri cuori restino fissi là dov’è la vera gioia”. E’ una bella preghiera della Chiesa, che riassume la nostra vocazione. Occuparci, intensamente, per il nostro bene e l’altrui, ognuno al proprio posto, delle cose terrene, ma non permettere che ci distraggano dal fine al quale dobbiamo tendere: Dio, gioia vera, termine del nostro camminare, del nostro amare, del nostro lavoro, del nostro soffrire terreni”.
Mons. Corrado Cortella, 13 maggio 1961
Cristo, innalzato da terra, attrae tutti a sé. La Chiesa lo saluta e lo invoca: Tu sei il re della gloria, o Cristo.
Signore Gesù, che avendo offerto un solo sacrificio una volta per sempre, regni vittorioso alla destra del Padre, rendi perfetti nell’amore coloro che hai redenti con il tuo sangue.
Sacerdote eterno e mediatore della nuova alleanza, che intercedi per la nostra pace, salva il popolo cristiano, che prega unito a te nello Spirito Santo.
Dopo la passione, sei apparso per quaranta giorni ai tuoi discepoli, confermaci nella fede oggi e sempre.
Hai promesso ai discepoli lo Spirito Santo, per renderli tuoi testimoni sino ai confini della terra, rafforza la nostra testimonianza con la potenza dello Spirito Santo.
dalla preghiera delle Lodi
Domenica 23 maggio 2021 - Solennità di Pentecoste
Festa di Pentecoste, festa del 50.mo giorno dopo Pasqua. Giorno in cui gli Apostoli ricevettero il dono dello Spirito Santo. Lo Spirito è il soffio di Dio. Invisibile come il vento, ma come il vento sperimentabile attraverso la sua azione. Come il vento è brezza leggera che porta pace, o tempesta che sradica il male e le sue mediocrità; lo Spirito è come acqua ristoratrice o fuoco trasformatore; lo Spirito Santo è la forza di Dio che ha creato dal nulla tutte le cose, che ha fatto sgorgare la vita, che è continuamente all’opera tra gli uomini per far nascere l’amore nei cuori degli uomini che si pongono al suo ascolto.
Ma come nasce l’amore nei cuori degli uomini? Se impariamo a parlare una lingua che tutti possono comprendere, che tutti possono sentire come propria: appunto la lingua del Vangelo, la lingua di Dio, la lingua dell’Amore, perché Dio è Amore. La Chiesa e i cristiani devono imparare a parlare la lingua del Vangelo per costruire il loro rapporto reciproco. Occorre capire che lo Spirito deve condurci alla Verità tutta intera, alla Verità che è dinamica, che cresce, si completa, si approfondisce.
Ma lo Spirito ci liberi anche da un’altra tentazione: credere che la Chiesa – dice papa Francesco – sia giovane quando cede a tutto quello che il mondo le offre, crede che si rinnova perché nasconde il suo messaggio e si mimetizza con gli altri. Venga lo Spirito Santo per aiutarci a comprendere che la Chiesa è giovane quando si lascia convertire dalla luce e dalla forza dello Spirito Santo, quando riceve l’energia sempre nuova che viene dalla Parola di Dio, dall’Eucaristia, dai Sacramenti, dalla preghiera, dalla lettura dei segni dei tempi, dalla presenza di Cristo, il Risorto, il Vivente, dai suoi esempi e comportamenti, quando non dimentica nessuno, quando fa partecipare tutti, anche le donne, allo svolgimento della sua Missione.
Vieni, Spirito Santo, e riempi il cuore dei tuoi fedeli.
Pier Giacomo Grampa, Vescovo Emerito, Pentecoste 2019