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8 dicembre - Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

“Eccomi, sono la serva del Signore”.

“Avvenga di me secondo la tua parola”.

Non le molte inutili parole umane, ma la tua parola, o Dio, sia la regola e l’ispirazione della mia vita: così prega Maria; una preghiera che si è poi puntualmente inverata in ogni stagione della sua vita. E’ costantemente attenta alla parola del Signore e ai “segni” della divina volontà che a mano a mano le si rivelavano: “Serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore”, annota di lei ripetutamente l’evangelista Luca.

Attenta alla parola di Dio, Maria non è prodiga di parole sue: è silenziosa sul Calvario, è silenziosa nella gioia esultante della Pasqua, è silenziosa durante l’esperienza pentecostale dell’effusione dello Spirito. E se parla a Cana di Galilea, parla per far convergere l’attenzione non su di sé, ma su Gesù, il solo da cui dobbiamo attendere ogni salvezza e ogni dono. Non dice: “Fate quello che io vi dirò”; dice con animo colmo di fiducia e di affetto per il suo Figlio e Signore: “Fate quello che lui vi dirà”.

Ci insegni allora la Vergine Immacolata ad amare sopra ogni altro amore Gesù, l’unico necessario Redentore di tutti; ci insegni a ricercare nella fede la volontà del Padre e l’adesione al suo disegno provvidente; ci insegni a preferire il silenzio orante alle parole superficiali, insipide, vane, e a difenderci dalle ossessive abitudini pubblicitarie del mondo di oggi.

passaggi da un testo di Mons. Giacomo Biffi (1928-2015)