Lettera del presidente del Consiglio Parrocchiale
Carissime e carissimi, della nostra chiesa parrocchiale di San Zenone, ricca di storia e di bellezze, si hanno notizie che la sua costruzione iniziò nel 1582. Alcuni anni dopo, durante la visita pastorale del vescovo di Como, gli abitanti di Salorino, avendo buone entrate ed essendo uomini di buona volontà, chiesero l’autonomia e di essere scissi dalla chiesa di Balerna, che a quei tempi era la chiesa madre. La motivazione era anche dovuta alle difficoltà riscontrate per la lontananza.
La richiesta fu accolta e la proclamazione di indipendenza della parrocchia di Salorino avvenne nel 1601. Nell’arco dei secoli la chiesa, fino ai nostri tempi, ha avuto alcuni restauri, l’ultimo eseguito dall’architetto Raffaele Cavadini, poco più di una decina di anni fa. La nostra chiesa presenta all’interno un’unica navata, abbellita di angioletti e affreschi del 1700 attribuiti ai pittori Gaggini e Calvi. Il presbiterio è cinto da una balaustra in marmo d’Arzo del XVII secolo. La volta è ornata di bellissimi stucchi ornamentali e di preziosi affreschi del 1600. Al centro è raffigurato l’Eterno Padre e ai lati gli Evangelisti.
L’altare maggiore presenta 3 angeli in stucco del 1700 che sorreggono una corona dorata.
In prossimità del presbiterio si trovano la statua di S. Zenone, nostro patrono, in legno dipinto e dorato e un affresco raffigurante S. Giuseppe con il Bambino Gesù.
Di particolare interesse all’interno della chiesa si trovano: la cappella del Crocifisso, con la croce in legno scolpito e dorato del XIX secolo e la cappella del rosario con la statua della Madonna con il bambino, in terracotta dipinta, risalente al XVII secolo.
All’uscita della chiesa si può osservare un grande portico con sei colonne, la cappella dedicata a S. Antonio e un sagrato con uno spazio verde dal quale si gode un’ottima vista su Mendrisio, i paesi circostanti e la vicina Italia.
Parlando della nostra chiesa di San Zenone è proprio il caso di dire che abbiamo una grande fortuna.