Prima Comunione: ricordi di un nonno
Ho avuto il privilegio di partecipare a due bellissimi eventi in occasione della Prima Comunione di tre ragazzini e due ragazzine della Parrocchia di Salorino quale nonno di uno di loro.
La prima domenica ho assistito alla Festa del Perdono.
Questo è stato il momento più coinvolgente. Ho visto l’innocenza di un bambino confrontarsi per la prima volta nella sua vita con la richiesta di elencare i suoi «peccati» da presentare al Signore per chiedere perdono delle sue mancanze; la serietà con la quale la lista è stata redatta e riletta più volte prima di consegnarla a Don Angelo.
Emozionante il momento in cui il parroco ha detto loro che, essendo stati perdonati, le loro letterine sarebbero state bruciate davanti all’altare. Emozionante anche il momento del Vangelo, quando Don Angelo ha raccontato loro la parabola del figliol prodigo spiegando che sbagliare è umano, ma il Cristiano ha la fortuna di avere un Padre sempre disponibile a perdonare, se si ha l’umiltà di chiedere perdono.
La seconda domenica, quella della Prima Comunione, è stata una giornata di gioia.
Gioia stampata sul volto dei ragazzi dall’inizio alla fine. L’entrata in processione, i canti, l’omelia dedicata loro, l’attenzione con la quale l’hanno ascoltata, la lettura delle preghiere dei fedeli con Don Angelo sempre al loro fianco, il ricevere l’ostia consacrata nel loro cuore e il canto finale hanno suggellato il loro ingresso a pieno titolo nella comunità parrocchiale, avendo da quel giorno la possibilità di accostarsi alla Comunione.
Grazie Don Angelo, grazie a Chiara che li ha preparati a questo incontro con il Signore e grazie a voi, ragazzi e ragazze della Parrocchia di Salorino, per il vostro entusiasmo e la vostra gioia.
Brunello Perucchi