La festa a Cragno della Madonna del Buon Consiglio
Come tradizione, a fine aprile, la nostra comunità è salita a Cragno per raccogliersi in preghiera e in festa nel grazioso oratorio dedicato alla Madonna del Buon Consiglio. In passato il paesino era abitato tutto l’anno da famiglie di contadini di montagna che vi lavoravano, c’era persino la scuola.
Il nostro parroco ci ha portati a riflettere sul fatto che in questa chiesetta trovavano la presenza della Mamma Celeste a cui confidare pensieri e progetti, a cui affidare fatiche e preoccupazioni, a cui chiedere forza e coraggio. Maria li ha sempre compresi a fondo, vicina e partecipe, poiché lei stessa ci è passata.
Nell’iconografia viene dipinta con finezza e dolcezza, questo è bello e poetico. Dobbiamo tuttavia tener presente il contesto storico in cui è vissuta e lo stile di vita quotidiano. Da qui deduciamo subito che era -è- una donna energica, tenace, laboriosa, attiva, muscolosa…quanti chilometri a piedi sulle strade di suo Figlio.
Nelle rappresentazioni della natività, Gesù Bambino giace nudo in una mangiatoia. È un’immagine simbolica che vuole comunicarci che è venuto povero per raggiungere ogni persona; è partito dal basso, dalla condizione sociale più bassa, per accogliere - raccogliere tutti, salendo in alto sulla croce. Tuttavia il nostro cuore si commuove immaginando la premura di questa futura giovane mamma prima di mettersi in viaggio per il censimento. Forse sognava di partorire aiutata dalle sue care parenti e amiche nella sua casa, forse Giuseppe aveva già intagliato una bella culla e lei aveva tessuto una coperta in cui avvolgere il piccolo. Ma la vita a volte ci sconvolge e le nostre aspettative subiscono violenti scossoni, come è successo a loro. Senz’altro quella preziosa coperta è stata riposta da Maria con amorevolezza nel fagottino del nascituro, insieme alle bende in cui l’avrebbe fasciatoio, come usanza a quei tempi a detta del Vangelo.
La nostra Mamma Celeste non ci lascia nudi e inermi nelle vicissitudini della vita. Lei è in ascolto partecipe, accorato, e ci ospita sotto il suo manto. Ci chiede di consegnarle con fiducia la nostra quotidianità, sussurrandole amorevolmente le nostre preghiere, in un dialogo sereno, da Mamma solerte e operosa ci assiste dal Cielo. “Mamma, in ogni cosa, pensaci tu”, così recita una semplice giaculatoria. I nostri antenati affrontavano con questo spirito la loro vita impegnativa. In quest’oratorio si trovavano a pregare e rinsaldare legami di solidarietà reciproca. È quindi significativo per tutti noi tornare un paio di volte all’anno a questa culla della nostra comunità, per ritrovarci uniti, per rinvigorire la nostra fede, per riscoprirci in cammino con la nostra dolce e fortissima Madonna del Buon Consiglio, che ci accompagna sempre.