Un salmo: il salmo 34
Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Ho cercato il Signore e mi ha risposto e da ogni timore mi ha liberato. Il povero grida e il Signore lo ascolta, lo libera da tutte le sue angosce. Gli occhi del Signore sui giusti, i suoi orecchi al grido di aiuto.
Gridano e il Signore li ascolta, li salva dalle loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito,
egli salva gli spiriti affranti.
È il salmo di un uomo sofferente e solo che rivolgendosi al suo Signore nella preghiera, trova consolazione, speranza e liberazione. Da che cosa? Da un male. Scopre che il Signore non è sordo alle sue suppliche, che il Signore non è così lontano dalle sue angosce, anzi il Signore gli è vicino. Certo il Signore è vicino a tutti, ad ogni suo figlio, ma il salmista sperimenta che Dio è più vicino a chi ha il cuore ferito, a chi si sente debole e fragile, a chi ha sbagliato e il Signore diventa la sua consolazione, il balsamo sulle ferite che la vita inesorabilmente infligge.
Alcuni tra noi, forse, hanno fatto esperienza di qualche durezza nel rapporto con la realtà ecclesiale: penso a persone che magari non si sono sentite comprese in una situazione già difficile e dolorosa come la fine di un rapporto sponsale. In questo passo sofferto della vita, quando due persone si lasciano, acuto si fa il dolore di essersi sentiti traditi nella fiducia riposta nel compagno o nella compagna che si era scelto per tutta la vita.
Da questo salmo desumiamo che il Signore non allontana nessuno, anzi “il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito”. Anche la Chiesa qualche volta, si è lasciata scappare un qualche giudizio…addirittura qualche restrizione, certamente lecita, ma il sapere che “il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito…” infonde in ogni persona che vive una qualche sofferenza morale e fisica, tutto il calore del cuore del Signore.
Dio non è lontano, Dio non ci ha abbandonati, Dio non ci ha dimenticati…
Egli ci è vicino, sempre, a tutti e, preferibilmente, Dio sta con coloro che sono segnati o che portano il peso di una qualche croce, per infondere loro la forza, ma anche la gioia di una ripresa.