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La Curia vescovile di Lugano (l’Ordinario) ha recentemente ratificato il nuovo Statuto della Confraternita del SS Sacramento di Salorino che qui si presenta.

Il precedente Regolamento della Confraternita di Salorino datava del 29 giugno 1957 e doveva essere attualizzato, essendo la base legale del diritto civile di riferimento nel frattempo mutata: la vecchia Legge cantonale sulla libertà della Chiesa Cattolica e sull’amministrazione dei beni ecclesiastici (del 28 gennaio 1886) è stata abrogata dall’attuale Legge sulla Chiesa cattolica del 16 dicembre 2002.
Per questo motivo, già da un punto di vista formale, si rendeva necessario l’adeguamento della base legale su cui si erige la Confraternita del SS Sacramento di Salorino.

Inoltre, essendosi nel frattempo evolute le mansioni e le competenze della Confraternita, il rapporto della stessa con la Parrocchia di Salorino ma anche più in generale visto il nuovo vento portato nella Chiesa da Papa Francesco, il Consiglio amministrativo della Confraternita in collaborazione con il Cancelliere della Curia luganese (nella persona del signor Andrea Cavallini, che qui si ringrazia per il proficuo supporto garantito) ha deciso di elaborare una proposta di nuovo Statuto della Confraternita del Santissimo Sacramento di Salorino; l’Assemblea dei Confratelli lo ha approvato e l’Ordinario lo ha ratificato.

Passiamo in rassegna brevemente i principali aspetti del nuovo Statuto:

  • il nome del soggetto è “Confraternita del Santissimo Sacramento di Salorino” (denominata in seguito Confraternita) e il Codice di diritto canonico, che la qualifica come associazione pubblica di fedeli, e la Legge cantonale sulla chiesa cattolica del 16 dicembre 2002 sono le basi legali su cui poggia la Confraternita;
  • lo scopo della Confraternita è religioso, di promozione della comunione fraterna e della solidarietà reciproca, di partecipazione alla vita della Comunità parrocchiale ed alle celebrazioni liturgiche; inoltre, essa si può fare carico della formazione catechetica e culturale, della preservazione e valorizzazione delle tradizioni religiose locali e di sostenere finanziariamente la Parrocchia di Salorino, per quanto nelle sue possibilità;
  • la Confraternita si finanzia tramite l’amministrazione dei beni propri, tramite donazione, lasciti e sovvenzioni volontarie da parte di terzi. per essere membro della Confraternita: può diventare chiunque abbia compiuto i 16 anni di età ed abbia ricevuto i Sacramenti dell’Iniziazione cristiana (Battesimo, Cresima, Confessione, Eucarestia) chiedendo di essere eletto membro della Confraternita tramite voto assembleare; da notare che secondo questo Statuto, in ossequio del maggiore ruolo che Papa Francesco ha chiesto di affidare alle donne nella chiesa, le donne possono far parte a pieno titolo della Confraternita (consorelle);
  • doveri dei membri: i confratelli e le consorelle si impegnano a rispettare gli insegnamenti della Chiesa e ad osservarne le leggi, nonché le norme del presente Statuto; partecipano alla vita della Confraternita e si impegnano ad indossare l’abito confraternale secondo quanto stabilito dal Consiglio direttivo;
  • la Confraternita è governata dai suoi organi sociali: l’Assemblea generale dei confratelli e delle consorelle ed il Consiglio direttivo composto da 3 membri (Priore, Vice-Priore e Segretario);
  • il ruolo del parroco o dell’amministratore parrocchiale protempore è quello di Assistente spirituale; egli partecipa a titolo consultivo alle sedute del Consiglio direttivo;
  • per quanto non definito nel presente Statuto, ha validità il diritto superiore ed in particolare fanno stato la Legge sulla chiesa cattolica con il relativo Regolamento, lo Statuto diocesano ed il Codice di diritto canonico.

Con il nuovo Statuto si è voluto da una parte meglio codificare il ruolo amministrativo della Confraternita in rapporto anche alla Parrocchia e dall’altra ampliarne lo scopo, al di là degli aspetti amministrativo/contabili, includendo la promozione della comunione fraterna e della solidarietà reciproca, nonché aspetti di formazione catechetica e culturale e estendendone l’accesso alle donne.