Serata in ascolto delle sette parole di Gesù
Ogni venerdì di Quaresima è stato occasione di incontro e preghiera. Nel primo abbiamo pregato insieme per la pace, negli altri è stata celebrata la tradizionale Via Crucis e in uno, dedicato ai cresimandi, è stato fatto un vero cammino. In chiesa e sul sagrato sono state poste sette croci in legno ed accanto a ciascuna un simbolo. Presso di esse un ragazzo o una ragazza leggeva un passo del vangelo della Passione di Nostro Signore: una breve frase pronunciata da Gesù nell’ultima ora. Parole incise nei nostri cuori, che abbiamo ascoltato, nuovamente, in silenzio, in preghiera, nel vento freddo, in comunione con tanti fratelli che in quel momento pativano povertà, sofferenza e disperazione a causa della guerra. Ogni parola era seguita da una breve riflessione letta da un adulto e dalla recita di preghiere accorate; tra una croce e l’altra ci univa il canto “Noi ti preghiamo Uomo della Croce, figlio e fratello, noi speriamo in Te”.
Le sette parole di Gesù:
1. Dio mio Dio mio perché mi hai abbandonato
E venuta l’ora sesta, si fece buio su tutta la terra fino all’ora nona. E all’ora nona Gesù gridò a gran voce: “Eloì, Eloì, lemà sabachtàni?”, che significa: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Mc 15, 33-34; cfr Mt 27, 44-46)
2. Padre, perdona loro…
Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno. (Lc 23, 33-34)
3. Oggi con me sarai nel paradiso
Ora, uno dei malfattori appesi [alla croce] bestemmiava [Gesù] dicendo: “Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi”. Ma l’altro, rispondendo, lo rimproverò dicendo: “Non hai alcun timore di Dio, pur subendo la stessa condanna? Noi, giustamente [condannati], perché riceviamo il dovuto per ciò che abbiamo fatto; ma costui non ha fatto nulla di male”. Poi disse “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo Regno”. E gli disse: “Amen, dico a te: oggi con me sarai nel paradiso”. (Lc 23, 39-43)
4. Padre nelle tue mani affido il mio spirito
Ed era già l’ora sesta e si fece buio su tutta la terra fino all’ora nona, essendosi eclissato il sole; il velo del tempio si squarciò nel mezzo. E Gesù, esclamando a gran voce, disse: “Padre, nelle tu mani affido il mio spirito”. Ora, detto questo, spirò. (Lc 23, 44-46)
5. Donna, ecco tuo figlio…
Ora, presso la croce di Gesù stavano sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Cleofa e Maria Maddalena. Gesù dunque, vedendo la madre e il discepolo amato che stava là, dice alla madre: “Donna, ecco tuo figlio”. Poi dice al discepolo: “Ecco Tua madre”. E da quell’ora il discepolo la accolse tra i suoi beni più preziosi. (Gv19, 25-27)
6. Ho sete
Gesù sapendo che ormai tutto stava compiendosi, affinché si compisse la Scrittura, dice: “Ho sete”. Vi era là un vaso pieno di aceto. Mettendo su una canna di issopo una spugna piena di aceto, gliela avvicinarono alla bocca. (Gv 19, 28-29)
7. È compiuto
Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: “È compiuto!”. E, reclinato il capo, consegnò lo Spirito. (Gv 19, 30)