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Il maestro onorario del coro di Lucerna e prete di origine ticinese Paolo Brenni nacque il 16 agosto 1926 a Salorino, paese del quale era pure patrizio.

Per tutta la vita rimase sentitamente legato a questa regione, che all’epoca apparteneva ancora alla diocesi di Basilea e Lugano.

Sua madre morì quando Paolo aveva solo tre anni. La famiglia si trasferì a Berna, dove Paolo crebbe, frequentando le scuole dell’obbligo, gli studi post-obbligatori e poi studiando legge all’università. Ma lo studio del diritto non soddisfaceva appieno Brenni, così decise di passare alla teologia. Studiò filosofia e teologia a Lucerna, Roma e Soletta. Il vescovo Franziskus von Streng lo ordinò sacerdote il 29 giugno 1953 nella cattedrale di Soletta. Don Paolo Brenni è stato uno dei massimi esponenti del cattolicesimo associativo e giovanile della Chiesa cattolica in Svizzera. Questo dal dopoguerra fino al Concilio Vaticano II incluso. Con in mente nuove idee ha dato impulso a ritiri, ritiri spirituali e giornate di incontro. A quel tempo, la lingua della liturgia stava già in parte cambiando dal latino alla lingua madre. Don Paolo era un oratore ricercato e un vivace predicatore in occasione di funzioni festive, eventi giubilari e corsi di perfezionamento.

Tra il 1958 e il 1966 è stato prima presidente nazionale della Jungwacht e in seguito presidente dell’Associazione Cattolica dei Giovani. È stato direttore spirituale del centro giovanile St. Karli di Lucerna. In seguito don Paolo fu nominato docente di religione sia alla scuola elementare di Lucerna che presso l’istituto magistrale, sempre di Lucerna: qui divenne per tutti, allieve, genitori e insegnanti una persona di riferimento.

Don Paolo durante la sua vita si è dedicato pure alla scrittura, pubblicando più di venti scritti e libri di catechesi, tra i quali troviamo tre volumi contenenti ritratti di figure di spicco della storia del cristianesimo, storie e racconti per la preparazione catechistica alla Prima Comunione e alla Cresima. Suo è pure un volume sul Cantico di Fratello Sole di San Francesco d’Assisi e un’opera sulla pace. Un ticinese che visse oltre Gottardo il suo ministero sacerdotale, con un incredibile slancio profetico.

Durante la pandemia don Brenni affrontò una riflessione critica sulla propria fede: questo ci insegna, ha detto “a trattare gli uni con gli altri in modo più solidale, a diventare più modesti, ad essere più felici nel quotidiano ed ad avere più comprensione per gli altri popoli che vivono nella miseria”. La fede cristiana nella risurrezione è stata decisiva per lui fino alla fine, e come diceva lui stesso “questa dà la certezza che la sofferenza non finisce lì, ma che c’è una risurrezione e una nuova vita”.

Don Paolo Brenni si è spento sabato 14 maggio 2022, dopo un lungo e doloroso processo di morte e accompagnato dalla sua Chiesa.

Che riposi in pace.

Fonte: www.catt.ch