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Nacque a Dardilly vicino a Lione l’8 maggio 1786 in una famiglia contadina e crebbe sotto la rivoluzione francese. Voleva diventare prete e realizzò la sua vocazione, dopo molti sacrifici e umiliazioni, a 32 anni.

il curato d'ars

Nel 1818, da poco ordinato prete, gli venne affidata la parrocchia di Ars, dove giunse d’inverno, a piedi, inginocchiandosi a pregare per il suo popolo prima di entrare nell’abitato. La preghiera fu lo strumento del suo generoso apostolato in mezzo a quella gente che non voleva saperne di Dio. Bastarono due anni per trasformare Ars nel paese più devoto della regione. Poco dopo quella chiesa divenne meta di pellegrinaggi. Giungevano in molti per confessarsi da quel prete umile, semplice e povero. Già all’alba i pellegrini si accalcavano davanti alla chiesa che il curato, al suo arrivo ad Ars, aveva trovato deserta.

Morì a settantatrè anni il 4 agosto 1859. Ma i pellegrini continuarono ad accorrere ad Ars anche dopo la sua morte. Beatificato nel 1905 da Pio X, è stato proclamato santo da Pio XI nel 1925 e dichiarato patrono dei parroci. Indicato come modello per i presbiteri da papa Giovanni XXIII nell’enciclica Sacerdotii Nostri Primordia, è stato ricordato con uno speciale anno sacerdotale, per il centocinquantesimo della sua morte, nel 2009, da Benedetto XVI.

La preziosa eredità di alcuni suoi pensieri:

  • Le nostre colpe sono un granello di sabbia al paragone della grande montagna della misericordia di Dio.
  • Il buon Dio avrà perdonato ad un peccatore pentito più presto che non avrà fatto una madre a ritrarre il suo figlioletto dal fuoco.
  • Rivolgiamoci alla Madonna con grande fiducia, e siamo certi che, per quanto miserabili possiamo essere, Lei ci otterrà la grazia della conversione.
  • Ho amato la Madonna ancora prima di conoscerla; è il mio più vecchio affetto.